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Fondazione Cima al Priamar firmato il protocollo che avvia il percorso

Il sindaco di Savona, Marco Russo, e il presidente di Fondazione CIMA, Luca Ferraris, questa mattina a Palazzo Sisto hanno firmato l’atto di Manifestazione d’intenti sulla destinazione e l’utilizzo di spazi nella Fortezza del Priamar

Data :

19 febbraio 2025

Fondazione Cima al Priamar firmato il protocollo che avvia il percorso
Municipium

Descrizione

Savona, 19 febbraio 2025 - Il sindaco di Savona, Marco Russo, e il presidente di Fondazione CIMA, Luca Ferraris, questa mattina a Palazzo Sisto hanno firmato l’atto di “Manifestazione d’intenti sulla destinazione e l’utilizzo di spazi nella Fortezza del Priamar a favore della Fondazione CIMA”.

Con questo documento si suggella un accordo a cui le parti lavoravano da tempo: collocare la Fondazione CIMA al Priamar, caratterizzando la Fortezza come Cittadella dei cambiamenti climatici, secondo la rotta tracciata nel percorso di Candidatura di Savona a Capitale Italiana della Cultura 2027. Il dossier, infatti, indica il Priamar come luogo altamente simbolico per quanto riguarda i temi dell’ambiente, della protezione civile e dei cambiamenti climatici sia su scala locale sia su scala mondiale.

La Fortezza, ovviamente, continuerà ad essere sede museale e resterà fruibile per eventi estivi ed altre iniziative pubbliche, ma con l’insediamento di Fondazione CIMA diventerà un luogo ancora più vissuto e si aprirà a una nuove iniziative di grande rilievo.

A questo scopo sono già state individuate alcune ipotesi rispetto alla collocazione degli uffici che richiedono però ulteriori approfondimenti tecnico-amministrativi.

“Quello di oggi è un atto di grande importanza - è il commento del sindaco Russo - che dimostra la nostra volontà di dare concreto seguito al dossier di Candidatura. In questo modo otterremo diversi risultati: innanzitutto dare un’identità forte alla nostra Fortezza che abbiamo sempre detto avere grandi potenzialità, anche se non è mai riuscita ad essere un luogo fortemente caratterizzato. In secondo luogo valorizziamo un soggetto savonese, Fondazione CIMA, legato al nostro Campus Universitario, con il quale collaboriamo già da tempo e che è riconosciuto a livello internazionale per competenza e innovazione. Infine, insieme a CIMA daremo vita a un polo dedicato a un tema di grande attualità e importanza che può assumere un rilievo internazionale. Tutto questo senza perdere la possibilità di usufruire di questi importanti e simbolici spazi per la vita sociale e culturale della città e, anzi, garantendo una vivacità del luogo assicurata dalla presenza di giovani ricercatori e operatori della Fondazione”.

"Quest'accordo - aggiunge il presidente di CIMA, Ferraris - rappresenta un passaggio significativo non solo per Fondazione CIMA, ma per la comunità scientifica, l’Università e la città. Collaborare con il Comune di Savona per creare nella Fortezza del Priamar un centro dedicato ai cambiamenti climatici è un’opportunità straordinaria per unire la nostra expertise sui rischi, la tutela della bioversità marina e terrestre e la protezione civile in ambito nazionale e internazionale nell’innovazione con un simbolo storico della città. Ci piacerebbe trasformare il Priamar in un hub dinamico, dove competenze tecniche, formazione, cultura, divulgazione e dialogo con il territorio si fonderanno per affrontare le sfide ambientali globali. La presenza dei nostri ricercatori e ricercatrici e l’attivazione di progetti condivisi arricchiranno non solo il patrimonio culturale di Savona, ma offriranno anche la possibilità di condividere dei percorsi per affrontare concretamente, insieme, le crisi  climatiche, in linea con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027. Questo polo non sarà solo un centro di eccellenza, ma un luogo aperto alla cittadinanza, dove scienza e comunità si incontrano per costruire un futuro sostenibile".

Il documento disciplina anche le modalità di attuazione del progetto e avvia il percorso operativo che dovrà prevedere le necessarie interlocuzioni con la Soprintendenza e con la Consulta del Priamar. In particolare le attività saranno svolte secondo la seguente “road map” : 

    • entro aprile la scelta dei locali da destinare a Fondazione CIMA; 
    • entro giugno la predisposizione del progetto preliminare e del Piano Economico Finanziario; 
    • entro luglio l’accordo definitivo per l’attuazione del Progetto;
    • entro marzo 2026 l’avvio delle opere;
    • entro dicembre 2026 il trasferimento di Fondazione Cima

Per agevolare l’attuazione del progetto, viene istituito un Comitato, i cui componenti saranno designati dalle parti, che dovrà sollecitare e coordinare le attività previste, monitorare l’attuazione e l’avanzamento dell’operazione. 

Ultimo aggiornamento: 20 febbraio 2025, 15:30

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